MEDITAZIONE VIPASSANA

meditazione vipassana

Lo scopo della "Meditazione di Visione Profonda" (Meditazione Vipassana della tradizione Theravada) non è dare vita a un sistema di religione, piuttosto è uno strumento su come vedere con chiarezza la natura della mente. In questo modo si acquista una comprensione in prima persona di come sono le cose sono, senza affidarsi a opinioni o teorie...è un'esperienza diretta.

Come prima cosa dovreste trovare un momento e un luogo che vi consentano di rimanere calmi e indisturbati.
Una stanza silenziosa, senza una quantità di oggetti che possano distrarre la mente è ideale, un ambiente luminoso e spazioso ha un buon effetto. Anche la scelta del tempo ha importanza, non è particolarmente produttivo meditare quando si ha qualcos'altro da fare, o quando si ha fretta. Per cui è meglio riservare un momento della giornata, magari la mattina presto, la sera o dopo il lavoro. Cominciate con una quindicina di minuti ma rispettate i vostri limiti di tempo e di energia, poi la pratica si svilupperà naturalmente in termini di durata e di destrezza.
Lo sviluppo della calma è aiutato da una postura stabile e da uno sforzo costante ma sereno. Se vi sentite irrequieti non c'è pace; una delle posizioni più efficaci è quella seduta.
Adottate una postura che mantenga la schiena eretta senza tensione. Una semplice sedia con lo schienale dritto può riuscire utile oppure, se siete in grado, sedetevi in una della posizioni del loto.
Tenete le mani in grembo, con le palme in alto, l'una poggiata lievemente sull'altra e in modo che le punte dei pollici si tocchino. Prendetevi il tempo che ci vuole, e arrivate al giusto equilibrio.
Adesso raccogliete l'attenzione e cominciate a percorrere con la mente tutto il corpo. Notate le sensazioni (come il calore), se trovate tensioni muscolari, rilassatele.
Chiudete, o socchiudete gli occhi e investigate come vi sentite, magari siete ansiosi o tesi. Poi allentate un po' l'attenzione e riprendetela. E' probabile che in questo modo la mente si calmi, e può darsi che si presentino dei pensieri - riflessioni, fantasticherie, ricordi, oppure dubbi se state facendo correttamente l'esercizio! Invece di assecondare o contrastare questi pensieri, date più attenzione al corpo, esso è un utile ancoraggio per una mente che divaga.
Una volta che avete il corpo rilassato portate l'attenzione al respiro.
Dapprima seguite la sensazione del respiro che fluisce attraverso le narici e riempie il torace e l'addome. In seguito cercate di mantenere l'attenzione su un punto determinato come l'addome o le narici. Il respiro ha una qualità che induce calma, è solido e rilassante se non viene forzato e contribuisce una postura eretta.
La mente può divagare; voi però, pazientemente, ritornate al respiro.

Non è necessario sviluppare la concentrazione fino al punto di escludere ogni altra cosa tranne il respiro, lo scopo non è creare uno stato di trance ma è quello di farvi notare il lavorio della mente e di apportare una certa quantità di tranquilla e chiarezza in essa.
Raccogliere l'attenzione al respiro, notare che la mente ha divagato e ristabilire l'attenzione sviluppa consapevolezza, pazienza e capacità di comprendere in profondità. Perciò non fatevi fuorviare da quello che sembra un "fallimento" semplicemente: ricominciate.

Praticate a essere in pace con voi stessi, dando ascolto alle voci della mente - senza necessariamente dare loro credito.

Se volete approfondire la Meditazione Vipassana, che forse conoscete anche come Meditazione Mindfulness, potete trovare un capitolo dedicato sul libro "SHEN - Libretto d'istruzioni".

 Francesco Bozzeda      
Medicina Tradizionale Cinese
Specialista in TūiNá       

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